La stagione delle eclissi ritorna con la "grande eclissi americana" Great American Eclipse che è stata preparata in gran dettaglio sia dalla comunità scientifica, che da tutta la società americana. Attraverso le LIbraries comunali, ad esempio, vengono date conferenze e consegnati occhiali per osservare in sicurezza il fenomeno.
La totalità è un'esperienza unica, ancestrale, da sperimentare anche senza il filtro di strumentazioni. La notte che entra nel giorno ha fornito, secondo l'evangelista Luca, la sensazione più vicina al buio del venerdì santo, quando Gesù morì sulla croce (Lc 23, 45) forse perché Luca, medico di Antiochia, aveva assistito all'eclissi del 29 d.C. che fu totale in quella città.
Angelo Secchi nel 1860, nel Desierto de las Palmas, in Spagna sul monte di San Michele davanti al Mediterraneo, fotografò e disegnò a mano l'aspetto del Sole e della sua corona Gerbertus20.pdf (icra.it). Secchi fu il primo ad usare la fotografia per provare che la corona apparteneva al Sole e non alla Luna, riprendendo in simultanea l'eclissi con Warren de la Rue a Rivabellosa sull'Atlantico. Si era vicini al massimo solare, come è il Sole nel 2024.
Da tempo studiamo le eclissi come metodo per misurare accuratamente il diametro solare, sul solco iniziato nel XIX all'Osservatorio di Roma, in collegamento con il Working Group sulle eclissi solari, già diretto da Jay Pasachoff (1943-2022) che partecipò alle edizioni precedenti di questi meetings, e l'eclissi dà l'occasione per raccogliere nuovi dati e discutere quelli antichi, per scoprire i molteplici aspetti della variabilità solare, e metterli in relazione con quella climatica. Esperti di entrambi i campi partecipano a questo evento.
Costantino Sigismondi
ICRANet Pescara e IAU Solare Eclipse Working Group
con Luigi Mariani (Università di Brescia) Paolo Ochner (Università di Padova e Osservatorio Astrofisico di Asiago) e Paolo De Vincenzi (Sapienza Università di Roma)
Argomenti/Featuring
- Variabilità Climatica: le osservabili / Climate Change: the observables
- Variazioni secolari del diametro solare / Secular solar diameter variations
- La corona solare al massimo solare / Solar corona at solar maximum
video della conferenza: https://youtu.be/TYYBcJTGczY
|
|
Le variazioni secolari del diametro solare dal 1876 al 1937
(da M. Cimino, Le variazioni del diametro solare osservate all'Osservatorio di Roma, Accademia Nazionale dei Lincei, 1953) |
La corona solare nell'eclissi del 1860 al Desierto de las Palmas (Spagna), disegnata dal padre Angelo Secchi SJ
|
The eclipse season peaks now with the Great American Eclipse , involving millions of people into this experience, which is ancestral as well as scientific. Saint Luke in his gospel (Lc 23, 45) decribed the good friday's obscurity at the Jesus' death on the cross with such an eclipse, probably experienced by himself in 29 AD in Antioch, his city of origin. Angelo Secchi observed the eclipse of 1860 near the solar maximum, and he was coordinated with Warren de la Rue to photograph this eclipse to measure the parallax of the solar corona and prominences in order to verify that it was not lunar Gerbertus20.pdf (icra.it) .
Since 1999 we study eclipses as method to measure accurately the solar diameter, following the Rome Observatory research started in XIX century, in connection with the IAU Solar Eclipses Working Group, once directed by Jay Pasachoff (1943-2022), who participated to the previous editions of this meeting. This eclipse gives to us the occasion to gather new data and discuss old ones, to discover the many aspects of solar variability and put them in correlation with our climate change. Experts of this field participate to this event.
La marea di sizigie indotta dalla congiunzione Sole-Luna dell'8 aprile sarà la massima dell'anno, perché vicina all'equinozio e quindi la somma vettoriale alla forza centrifuga di rotazione risulta la maggiore (Newton, Principia, 1687), e permetterà a noi che siamo agli antipodi dell'eclissi di Sole, di vederne gli effetti gravitazionali.
E' una delle poche occasioni in cui l'onda di marea, nell'Adriatico centrale e nel Tirreno centrale, è più grande delle onde di sessa, che solcano continuamente i nostri bacini e sono di origine meteorologica.
Osservazioni oceanografiche da Ortona, Pescara e Ostia accompagnano l'evento astronomico.
The sizigial equinoctial tides are the largest in the year (Newton, Principia, 1687) and with the solar eclipse ongoing we have the occasion to see its gravitational effects on the sea level, whose signal is normally disturbed by meteorological seiches. Oceanographical observations made in Ortona (Nautical Institute), Pescara and Ostia parallel the astronomical event.
Seiches and Tides: ocean.pdf (icra.it)
Ortona Nautical Institute: XXXIV Giornata del planetario - IIS Acciaiuoli - Einaudi (iisacciaiuolieinaudi.it)
maree di sizigie equinoziali: misure fatte a Pescara in questi tre giorni, che precedono l'eclissi.
https://www.youtube.com/playlist?list=PLJaer2KV4928x6gfx4N1jcbELVFi4hczd
|