ICRANet Newsletter
Giugno/Luglio 2021
1. Il Sedicesimo Marcel Grossmann Meeting virtuale (MG16), 5-10 Luglio 2021
Il Sedicesimo Marcel Grossmann Meeting on Recent Developments in Theoretical and Experimental General Relativity, Astrophysics and Relativistic Field Theories (MG16), si è svolto virtualmente dal 5 al 10 Luglio 2021. Il meeting ha avuto un enorme successo, al di là delle aspettative e ha confermato ancora una volta il suo ruolo fondamentale a livello internazionale nel campo dell'astrofisica relativistica, sviluppato dal 1985 dall'ICRA presso l'Università La Sapienza e, negli anni più recenti, grazie alla collaborazione con il centro ICRANet di Pescara.
Più di 1200 partecipanti da 51 diverse nazioni hanno partecipato alla conferenza e hanno presentato i più recenti e rilevanti risultati scientifici sulla comprensione del nostro Universo, raggiunti grazie alle equazioni della relatività generale di Albert Einstein. Grazie allo svolgimento in forma virtuale hanno avuto la possibilità di partecipare anche molti ricercatori e scienziati provenienti da paesi in via di sviluppo. Il ricco programma del meeting comprendeva 46 presentazioni plenarie, 3 public lectures, 5 round tables e 81 essioni parallele, ognuna con circa 9 speakers.
Il meeting è iniziato nella mattinata di Lunedì 5 Luglio con i saluti di aperture del Prof. Remo Ruffini (Direttore ICRANet), seguiti dalla cerimonia ufficiale di attribuzione degli MG16 Awards, presentati ai vincitori dal Prof. Roy P. Kerr. Quest'anno, gli MG16 Individual Awards sono stati attribuiti:
• al Prof. Demetrios Christodoulou (ETH Zurigo) "For his many lasting contributions to the foundation of mathematical physics including the dynamics of relativistic gravitational fields. Notably for: contributing in 1971, at the age of 19, to derive with Remo Ruffini the mass-energy formula of black holes as a function of their angular momentum, charge and irreducible mass. Christodoulou turned then to the study of partial differential equations and mathematical physics, to which he remained dedicated for the rest of his career. Highlights in this area include the theoretical discovery of the nonlinear memory effect of gravitational waves (Phys. Rev. Letters 1991), the monograph (1993) in collaboration with Sergiu Klainerman on the global nonlinear stability of the Minkowski spacetime, the monograph (2009) on the formation of black holes in pure general relativity by imploding gravitational waves, and the monographs (2007 and 2019) on the formation and further development of shocks in fluids";
• al Prof. Gerard ‘t Hooft (Università di Utrecht) "for his persistent devotion to the study of the quantum field theory boundary conditions at the black hole horizon";
• al Prof. Tsvi Piran (Hebrew University di Gerusalemme) "for extending Relativistic Astrophysics across international frontiers, a true companion in the search for the deeper meaning of Einstein's great theory";
• al Prof. Steven Weinberg (Università del Texas ad Austin) "for unwavering support for the MG meetings since their inception, a true companion in the search for the deeper meaning of Einstein's great theory".
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Prof. Demetrios Christodoulou |
Prof. Gerard ‘t Hooft |
Prof. Tsvi Piran |
Prof. Steven Weinberg |
Gli MG16 Institution Awards alla missione SRG "for the creation of the world's best X-ray map of the entire sky, for the discovery of millions of previously unknown accreting supermassive black holes at cosmological redshifts, for the detection of X-rays from tens of thousands of galaxy clusters, filled mainly with dark matter, and for permitting the detailed investigation of the growth of the large-scale structure of the universe during the era of dark energy dominance" sono stati attribuiti:
• Prof. Alexander Shirshakov (in rappresentanza della S.A. Lavochkin Association);
• Prof. Peter Predehl (in rappresentanza del Max Planck Institute for Extraterrestrial Physics - MPE);
• Prof. Rashid Sunyaev (in rappresentanza dello Space Research Institute IKI of the Russian Academy of Sciences).
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Prof. Alexander Shirshakov |
Prof. Peter Predehl |
Prof. Rashid Sunyaev |
Il booklet degli Awards del MG16 meeting è disponibile al seguente link: http://www.icra.it/mg/mg16/mg16_awards.pdf
Nel corso di questa conferenza online di 6 giorni sono stati discussi una serie di argomenti nel corso delle sessioni plenarie, a partire da "Events in relativistic astrophysics" il lunedì, "Black holes and the Quantum" il martedì, "Lambda CDM tensions" il mercoledì, "Black holes in GRBs and Precision tests" il giovedì, "Massive stars and Physics behind stellar collapse" il venerdì e "Current and future missions" il sabato.
In ogni blocco riservato alle sessioni parallele se ne sono svolte circa 30, che hanno coperto i seguenti argomenti: Accretion, Active Galactic Nuclei, Alternative Theories, Black Holes, Binaries, Boson Stars, Cosmic Microwave background, Cosmic Strings, Dark Energy and Large Scale Structure, Dark Matter, Education, Exact solutions, Early Universe, Fundamental interactions and Stellar evolution, Fast transient, Gravitational Waves, High Energy, History of Relativity, Neutron Stars, Precision Tests, Quantum Gravity, Strong Field and White Dwarfs. Tutti gli abstracts sottomessi per le sessioni parallele sono stati raccolti nel book of abstracts, disponibile sulla piattaforma Indico del MG16 al seguente link: https://indico.icranet.org/event/1/book-of-abstracts.pdf
Raccolta di screenshots delle session parallele del MG16 meeting, 5-10 Luglio 2021
3 public lectures sono state presentate da Razmik Mirzoyan, Asghar Qadir, Mohammad Bagheri (Ulugh Beg lectures) e da Francis Halzen. 5 roundtables sono state organizzate da Andrea Merloni su "new results from SRG/eRosita", da Wick Haxton e Gianpaolo Bellini su "Solar neutrinos and Borexino", da Marc Kamionkowski, Piero Rosati e Licia Verde su "Precision cosmology", da Eleonora Troja, Jorge Rueda, Liang Li e Rahim Moradi su "GRB 170817A" e da Reinhard Genzel (A 40-Year Journey), Carlos Arguelles (A dark matter nature of SgrA*?), Eduar Becerra, Andreas Krut e Jorge Rueda su "what is in our Galactic center".
I proceedings elettronici del MG16 meeting saranno pubblicati dalla World Scientific. Come fatto in precedenza, i contributi delle sessioni plenarie saranno pubblicati anche in IJMPD. Le sottomissioni per i proceedings sono ora aperte. Si prega di consultare le istruzioni per gli autori al seguente link: http://www.icra.it/mg/mg16/doc/instructions_for_authors.pdf.
Il limite di lunghezza è di 20 pagine e la scadenza per le sottomissioni è stata fissata al 30 Settembre 2021.
Le registrazioni delle diverse sessioni (sessioni plenarie e parallele, cerimonia ufficiale degli awards, public lectures e round tables) sono ora disponibili sul canale YouTube dell'ICRANet al seguente link: http://www.icranet.org/video_mg16
3 meeting satellite al MG16, per celebrare il 50° anniversario di "Introducing the Black Hole" saranno organizzati dall'ICRANet:
• il 17° Simposium italo-coreano, 2 - 6 Agosto 2021, Kunsan National University (Corea) e online ( https://www.apctp.org/plan.php/kis2021);
• l'ICRANet - Isfahan Astronomy Meeting "From the ancient Persian Astronomy to recent developments in theoretical and experimental general relativity and Astrophysics", 3 - 5 Novembre 2021, Isfahan University of Technology (IUT - Iran) e online;
• il 3° Julio Garavito Armero Meeting, 1 - 3 Dicembre 2021, Colombia.
Per maggiori informazioni sul MG16 meeting, è possibile consultare il sito ufficiale del meeting ( http://www.icra.it/mg/mg16/) e la pagina del MG16 su Indico ( https://indico.icranet.org/event/1/).
Il meeting è stato anche pubblicizzato:
• sul sito ICRANet: http://www.icranet.org/communication/
• su Hyperspace: https://hyperspace.uni-frankfurt.de/?s=MG16&submit=Search
• su INSPIRE: https://inspirehep.net/conferences/1861415
• su 3DNews Daily Digital Digest (in Russo): https://3dnews.ru/1043464/observatoriya-spektrrg-udostoena-prestignoy-premii-v-oblasti-astrofiziki
• sul Canadian Astronomy Data center: https://www.cadc-ccda.hia-iha.nrc-cnrc.gc.ca/en/meetings/getMeetings.html?number=6564
2. Il 17° Symposium italo - coreano (IK17), 2-6 Agosto 2021
Siamo lieti di annunciare il 17° Symposium italo - coreano in astrofisica relativistica (IK17), che si terrà dal 2 al 6 Agosto 2021 in presenza presso la Kunsan National University (Gunsan, Corea) e online. Il meeting è stato co-organizzato dalla Kunsan National University, dal CQUeST e dalla Sogang University (da parte coreana) e, per la parte italiana, dall'ICRANet. I membre dell'IK17 International Organizing Committee (IOC) sono Remo Ruffini (ICRA- Università di Roma La Sapienza/ICRANet, Co-Chair), Rong-Gen Cai (ITP, Cina), Pisin Chen (LeCosPA, National Taiwan University), Misao Sasaki (IPMU, Giappone), Jun Luo (Sun Yat-Sen University), Sang Pyo Kim (Kunsan National University), Bum-Hoon Lee (CQUeST, Sogang University, Chair), Changhwan Lee (Pusan National University) e Hyungwon Lee (Inje University). I membre dell'IK17 Local Organizing Committee (LOC) sono Stefano Scopel (CQUeST, Sogang University, Chair), Wontae Kim (CQUeST, Sogang University), Jeong-Hyuck Park (CQUeST, Sogang University), Wonwoo Lee (CQUeST, Sogang University), Jin Young Kim (Kunsan National University), Jiwan Kim (Kunsan National University), Bogeun Gwak (Dongguk University) and Imtak Jeon (APCTP). L'IK17 Program Committee è composto da Remo Ruffini (ICRA- Università di Roma La Sapienza/ICRANet), Gregory Vereshchagin (ICRANet), Jorge A Rueda (ICRANet), Rahim Moradi (ICRANet), She-Sheng Xue (ICRANet), Simonetta Filippi (ICRANet), Yefei Yuan (ICRA/USTC, China), Marco Feroci (INFN IAPS), Narek Sahakyan (ICRANet Armeria), Sang Pyo Kim (Kunsan National University), Hyungwon Lee (Inje University), Stefano Scopel (CQUeST, Sogang University), Bum-Hoon Lee (CQUeST, Sogang University), Wontae Kim (CQUeST, Sogang University), Wonwoo Lee (CQUeST, Sogang University), Changhwan Lee (Pusan National University) e Bogeun Gwak (Dongguk University).
I symposium italo - coreani in astrofisica relativistica sono una serie di conferenze biennali, organizzate in maniera alternata in Italia ed in Corea a partire dal 1987. Queste conferenze affrontano diverse tematiche, tra cui astrofisica e cosmologia, raggi gamma e stelle compatte, raggi cosmici ad alta energia, energia e materia oscura, relatività generale, buchi neri e nuova fisica legata alla cosmologia.
Il programma scientifico è in fase di preparazione e maggiori dettagli sul meeting saranno disponibili sulla pagina web ufficiale, non appena disponibili: ( http://45.120.69.181/plan.php/kis2021).
3. Eclissi anulare di sole, 10 Giugno 2021
Il giorno 10 Giugno, è stato organizzato un evento virtuale in occasione dell'eclissi anulare di sole, coordinato, come nelle precedenti occasioni, dal centro ICRANet di Pescara a livello internazionale. Durante l'eclissi dalle 12 alle 13 (CEST), il Prof. Costantino Sigismondi, collaboratore ICRANet, in teleconferenza tra Pescara e l'Osservatorio di Asiago, ha tenuto la lezione inaugurale della Scuola Estiva ASYAGO, trattando della misura astrometrica del diametro solare e sull'importanza di questi dati per la comprensione della fisica del nostro Sole. Il diametro verrà misurato a partire dai quattro tempi di contatto tra il disco lunare e quello solare: opportunità che si verifica soltanto durante questi fenomeni astronomici.
L'eclissi sarà anulare in Groenlandia e parziale, quasi radente in Nord Italia. Una situazione simile si creò lo scorso 21 giugno 2020 anche da centro Italia. Le immagini con timing accurato almeno al secondo (dati dall'Osservatorio Astrofisico di Asiago) verranno utilizzate per estrapolare i tempi di contatto.
Un video completo dall'inizio alla fine, come quello girato il 21 giugno 2020 a Roma, ha permesso di ottenere 0.1" di risoluzione finale, ossia 100 km sul diametro solare, che vale quasi 1 milione e mezzo di km. Questo video è su YouTube, e la pubblicazione su è sulla rivista Gerbertus online. E' essenziale un orologio di riferimento che può essere filmato durante il video, e che possiamo studiare come evolve poi per risalire al timing UTC (per esempio dal sito http://rime.inrim.it/labtf/tempo-legale-italiano/). In un'eclissi, anche parziale come è questa in Nord Italia, con durata 1 ora, un timing accurato al decimo di secondo offre una precisione relativa di 1 parte su 36000 che equivarrebbe a circa 40 km sull'intero diametro del Sole.
Durante l'eclissi cercheremo di cogliere il fenomeno in tutti i suoi aspetti tecnici e storici, con particolare riferimento all'obbiettivo scientifico della misurazione accurata del diametro solare. In particolare, sarà chiarito come mediante la misura angolare della lunghezza della corda sottesa tra i punti di intersezione tra i due cerchi di Sole e Luna (corda radicale) descriva una funzione parabolica in funzione del tempo, e i due zeri corrispondano al primo e all'ultimo contatto.
In presenza di un Sole leggermente più grande del suo valore standard pari a 1,392 milioni di chilometri, l'eclissi inizierà qualche istante prima e terminerà qualche istante dopo rispetto alle effemeridi, calcolate con Sole standard. Viceversa se il Sole è minore.
Implicazioni in astrofisica solare
La misura ad alta risoluzione del diametro solare è molto difficile già quando si arriva alla scala di 1000 km, che è la più piccola chiaramente discernibile da Terra, a causa della turbolenza dell'atmosfera. La granulazione solare è visibile con i migliori telescopi solo quando l'atmosfera è calma, ed ha questa dimensione: sono le dimensioni in superficie delle celle convettive che trasportano l'energia del nucleo del Sole verso la fotosfera. La regione convettiva interessa l'interno del Sole al di sopra del 70% del raggio solare, quindi gli ultimi 400 mila km. A grandi linee, il modello solare standard funziona ma non sappiamo ancora prevedere con certezza l'andamento dei cicli solari, legati al magnetismo interno del Sole, anche se la loro periodicità ogni 11 anni è ben nota. Ancora oggi nessuno al Mondo può prevedere con certezza quando e quanto sarà il massimo di attività solare in questo 25° ciclo iniziato nel 2020. Questo tipo di problemi sono normali nel campo della variabilità stellare, dove -ad esempio- di alcune variabili di tipo Mira abbiamo analoghi gradi di incertezza.
Le oscillazioni globali del Sole o del suo schiacciamento polare (oblateness) sono estremamente difficili da misurare sia a Terra che da satellite. A Terra per l'atmosfera in continua agitazione, e da satellite per l'ottica, limitata nelle dimensioni e dagli errori sistematici del campo visivo.
L'eclissi ci dà l'opportunità di usare un altro corpo celeste, la Luna, il suo profilo e il suo movimento, come righello di confronto. Eventuali variazioni del diametro solare sulle scale minori ai 10 km implicherebbero comunque dei meccanismi di redistribuzione dell'energia tra quella magnetica, quella gravitazionale e quella termica, che potrebbero aiutare a definire meglio la nostra conoscenza sulla stella a noi più prossima. L'unica di cui conosciamo abbastanza bene i dettagli superficiali, e quella la cui attività determina direttamente la vita e il clima terrestre.
Durante l'evento del 10 Giugno, il Prof. Sigismondi ha chiarito, insieme agli esperti del settore, questi aspetti tecnici dei modelli solari e quelli della misura del diametro tramite eclissi. Il Prof. Sigismondi è un espero nello studio della misura ad alta risoluzione del diametro solare, delle sue implicazioni astrofisiche e relativistiche, ha guidato la campagna osservativa di due eclissi anulari: a Valoria la Buena (Spagna) il 3 ottobre 2005 e a Kourou (Guyana Francese) il 22 settembre 2006. La prima eclissi anulare osservata fu quella del 30 maggio 1984, nelle sue fasi iniziali al tramonto da Roma. Decine sono state le eclissi parziali e quelle totali osservate o studiate ai fini astrometrici. Una delle più importanti è la storica eclissi anulare-totale (ibrida) del 9 maggio 1567 osservata a Roma dal Padre Cristoforo Clavio, dalla cui analisi ha avuto inizio nel 1978 questa branca della fisica solare.
Il programma, le registrazioni e il material relative a questo evento è disponibile sulla pagina wed del meeting: http://www.icranet.org/index.php?option=com_content&task=view&id=1375
In questa occasione, il Prof. Sigismondi ha anche preparato un comunicato stampa (in italiano), disponibile al seguente link: http://www.icranet.org/index.php?option=com_content&task=view&id=1032&Itemid=920
4. Rinnovo dell'accordo di cooperazione ICRANet-UDEA (Colombia), 9 Giugno 2021
Il 9 Giugno 2021 è stato rinnovato l'accordo di cooperazione tra l'ICRANet e l'Università di Antioquia (UDEA. Il rinnovo è stato firmato dalla Prof. Adriana Echavarria Isaza (Decana della facultà di scienze naturali ed esatte dell'UDEA) e dal Prof. Remo Ruffini (Direttore ICRANet). Questo accordo sarà valido per ulteriori 5 anni e le principali attività congiunte che saranno portate avanti nel quadro del progetto comprendono: la promozione di attività teoriche e pratiche nel campo dell'Astrofisica Relativistica; la collaborazione tra membri della Faculty, ricercatori, Dottorandi e studenti; l'organizzazione di corsi di insegnamento e ricerca, di seminari, conferenze, workshop, e il lavoro congiunto per le pubblicazioni scientifiche.
Per il testo dell'accordo: http://www.icranet.org/index.php?option=com_content&task=view&id=1038
5. Nuovo protocollo di cooperazione ICRANet - Damghan University (Iran), 23 Giugno 2021
Il 23 Giugno 2021, l'ICRANet ha firmato un nuovo protocollo di cooperazione con la Damghan University in Iran. Il protocollo di cooperazione è stato firmato (sia in inglese che in persiano) dal Dr. Abdolali Basiri (Presidente della Damghan University), dal Dr. Shahab Shahidi (Facioltà di fisica, Damghan University), dal Prof. Remo Ruffini (Direttore ICRANet) e dal Prof. Narek Sahakyan (Direttore della sede ICRANet a Yerevan).
Questo protocollo di cooperazione sarà valido per 5 anni e le principali attività congiunte che saranno portate avanti nel quadro del progetto comprendono: la promozione di attività teoriche e pratiche nel campo dell'Astrofisica Relativistica; la collaborazione tra membri della Faculty, ricercatori, Dottorandi e studenti; l'organizzazione di corsi di insegnamento e ricerca, di seminari, conferenze, workshop, e il lavoro congiunto per le pubblicazioni scientifiche.
Per il testo del protocollo: http://www.icranet.org/index.php?option=com_content&task=view&id=1380
6. Visite scientifiche presso l'ICRANet
• Carlos Raul Arguelles (Universidad Nacional de La Plata), dal 2 Luglio 2021 - in corso
• Krzysztof Belczynski (Polish Academy of Sciences), 1-16 Luglio 2021
• Yunlong Zheng (University of Sciences and Technology of China - USTC), dal 9 Luglio 2021 - in corso
Durante la loro visita, questi scienziati hanno avuto l'opportunità di discutere le loro ricerche scientifiche e di avere interessanti scambi con gli altri ricercatori dell'ICRANet e da diverse parti del mondo. Prima e/o durante la loro visita, questi scienziati hanno avuto anche la possibilità di partecipare al 16° Marcel Grossmann meeting (online) dal centro ICRANet di Pescara.
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Prof. Carlos Raul Arguelles |
Prof. Krzysztof Belczynski |
Dr. Yunlong Zheng |
7. Pubblicazioni recenti
Yen Chen Chen, Classifying Seyfert galaxies with deep learning, accepted for publication in
ApJS.
Traditional classification for subclass of the Seyfert galaxies is visual inspection or using a quantity defined
as a flux ratio between the Balmer line and forbidden line. One algorithm of deep learning is Convolution Neural
Network (CNN) and has shown successful classification results. We building a 1-dimension CNN model to
distinguish Seyfert 1.9 spectra from Seyfert 2 galaxies. We find our model can recognize Seyfert 1.9 and Seyfert
2 spectra with an accuracy over 80% and pick out an additional Seyfert 1.9 sample which was missed by visual
inspection. We use the new Seyfert 1.9 sample to improve performance of our model and obtain a 91% precision of
Seyfert 1.9. These results indicate our model can pick out Seyfert 1.9 spectra among Seyfert 2 spectra. We
decompose H{\alpha} emission line of our Seyfert 1.9 galaxies by fitting 2 Gaussian components and derive line
width and flux. We find velocity distribution of broad H{\alpha} component of the new Seyfert 1.9 sample has an
extending tail toward the higher end and luminosity of the new Seyfert 1.9 sample is slightly weaker than the
original Seyfert 1.9 sample. This result indicates that our model can pick out the sources that have relatively
weak broad H{\alpha} component. Besides, we check distributions of the host galaxy morphology of our Seyfert 1.9
samples and find the distribution of the host galaxy morphology is dominant by large bulge galaxy. In the end,
we present an online catalog of 1297 Seyfert 1.9 galaxies with measurement of H{\alpha} emission line.
ArXiv: https://arxiv.org/abs/2107.06653
Li-Yang Gao, Ze-Wei Zhao, She-Sheng Xue, Xin Zhang, Relieving the H0 tension with a new interacting dark energy model, JCAP 07 (2021) 005.
We investigate an extended cosmological model motivated by the asymptotic safety of gravitational field theory, in which the matter and radiation densities and the cosmological constant receive a correction parametrized by the parameters δG and δΛ, leading to that both the evolutions of the matter and radiation densities and the cosmological constant slightly deviate from the standard forms. Here we explain this model as a scenario of vacuum energy interacting with matter and radiation. We consider two cases of the model: (i) Λ(t)CDM with one additional free parameter δG, with δG and δΛ related by a low-redshift limit relation and (ii) e Λ(t)CDM with two additional free parameters δG and δΛ that are independent of each other. We use two data combinations, CMB+BAO+SN (CBS) and CMB+BAO+SN+H0 (CBSH), to constrain the models. We find that, in the case of using the CBS data, neither Λ(t)CDM nor e Λ(t)CDM can effectively alleviate the H0 tension. However, it is found that using the CBSH data the H0 tension can be greatly relieved by the models. In particular, in the case of e Λ(t)CDM, the H0 tension can be resolved to 0.71σ. We conclude that as an interacting dark energy model, Λ(t)CDM is much better than Λ(t)CDM in the sense of both relieving the H0 tension and fitting to the current observational data.
DOI: https://doi.org/10.1088/1475-7516/2021/07/005
MAGIC collaboration, Multiwavelength variability and correlation studies of Mrk 421 during historically
low X-ray and γ-ray activity in 2015-2016, MNRAS, Volume 504, Issue 1, June 2021.
We report a characterization of the multiband flux variability and correlations of the nearby (z = 0.031) blazar
Markarian 421 (Mrk 421) using data from Metsähovi, Swift, Fermi-LAT, MAGIC, FACT, and other collaborations and
instruments from 2014 November till 2016 June. Mrk 421 did not show any prominent flaring activity, but
exhibited periods of historically low activity above 1 TeV (F >1 TeV < 1.7 ×
10 −12 ph cm −2 s −1) and in the 2-10 keV (X-ray) band
(F 2−10keV<3.6×10 −11 erg cm −2 s −1), during which the Swift-BAT
data suggest an additional spectral component beyond the regular synchrotron emission. The highest flux
variability occurs in X-rays and very high-energy (E > 0.1 TeV) γ-rays, which, despite the low activity, show a
significant positive correlation with no time lag. The HR keV and HR TeV show the
harder-when-brighter trend observed in many blazars, but the trend flattens at the highest fluxes, which
suggests a change in the processes dominating the blazar variability. Enlarging our data set with data from
years 2007 to 2014, we measured a positive correlation between the optical and the GeV emission over a range of
about 60 d centred at time lag zero, and a positive correlation between the optical/GeV and the radio emission
over a range of about 60 d centred at a time lag of 43 +9−6 d. This observation is consistent with the
radio-bright zone being located about 0.2 parsec downstream from the optical/GeV emission regions of the jet.
The flux distributions are better described with a lognormal function in most of the energy bands probed,
indicating that the variability in Mrk 421 is likely produced by a multiplicative process.
DOI: https://doi.org/10.1093/mnras/staa3727
MAGIC collaboration, First detection of VHE gamma-ray emission from TXS 1515-273, study of its X-ray
variability and spectral energy distribution, MNRAS, Stab1994, July 21, 2021.
We report here on the first multi-wavelength (MWL) campaign on the blazar TXS 1515-273, undertaken in 2019 and
extending from radio to very-high-energy gamma rays (VHE). Up until now, this blazar had not been the subject of
any detailed MWL observations. It has a rather hard photon index at GeV energies and was considered a candidate
extreme high-synchrotron-peaked source. MAGIC observations resulted in the first-time detection of the source in
VHE with a statistical significance of 7.6σ. The average integral VHE flux of the source is 6±1 per cent of the
Crab nebula flux above 400 GeV. X-ray coverage was provided by Swift-XRT, XMM-Newton, and NuSTAR. The long
continuous X-ray observations were separated by ∼9 h, both showing clear hour scale flares. In the XMM-Newton
data, both the rise and decay timescales are longer in the soft X-ray than in the hard X-ray band, indicating
the presence of a particle cooling regime. The X-ray variability timescales were used to constrain the size of
the emission region and the strength of the magnetic field. The data allowed us to determine the synchrotron
peak frequency and classify the source as a flaring high, but not extreme, synchrotron peaked object.
Considering the constraints and variability patterns from the X-ray data, we model the broad-band spectral
energy distribution. We applied a simple one-zone model, which could not reproduce the radio emission and the
shape of the optical emission, and a two-component leptonic model with two interacting components, enabling us
to reproduce the emission from radio to VHE band.
DOI: https://doi.org/10.1093/mnras/stab1994
Kh. Jafarzade, J. Sadeghi, B. Eslam Panah, S. H. Hendi, Geometrical thermodynamics and P-V
criticality of charged accelerating AdS black holes, accepted for publication in Annals of
Physics.
The unusual asymptotic structure of the accelerating black holes led to ambiguity in their geometric
characteristics and thermodynamic behavior. Motivated by the interesting properties of such black
holes and the significant role of electric charge and string tension on their structure, we study the
thermodynamic behavior of these black holes by two methods and examine the changes of free
parameters on the thermal behavior of the black holes. First, we investigate phase transition and
thermal stability of the system through the use of heat capacity in the non-extended phase space.
We examine the effects of electric charge, string tension and the cosmological constant on the phase
transition and stability of the system. We also find that to have a phase transition, we have to apply
some constraints on the free parameters. Then, we employ the geometrical thermodynamic (GT)
method to study phase transition and compare the obtained results with those of the heat capacity.
Next, we work in the extended phase space by considering the cosmological constant as a
dynamical pressure and evaluate the existence of van der Waals like phase transition. We obtain
critical quantities and study the effective role of electric charge and string tension on these
quantities. Finally, we make use of the GT method in the extended phase space and find that the
results of the GT method, heat capacity and P-V diagram lead to a consistent conclusion.
ArXiv: https://arxiv.org/abs/1711.04522
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