chiediamo ad affermati ricercatori, studenti universitari e professori quale siano le opportunità offerte in informatica, elettronica, automazione-robotica, e costruzioni ambiente e territorio in relazione al mondo dell'astronomia osservativa e/o dell'astrofisica teorica.
Verrà anche presentato il volume n. 14 di Gerbertus (2021)
intervengono
Saluti istituzionali
Prof. Remo Ruffini (Direttore di ICRANet)
Prof. Cosimo Palagiano (Accademia dei Lincei)
Gerberto d’Aurillac (938 ca.-12.5.1003) fu monaco benedettino nella sua città d’origine in Francia, approfondì la matematica e l’astronomia a Vic in Catalogna, e fu conosciuto per la musica già dal papa Giovanni XIII nel 971 a Roma. Da lì partì per Reims dove fu docente alla scuola cattedrale e segretario dell’arcivescovo Adalberone fino alla sua morte. Fu eletto vescovo di Reims nel 991, dopo la deposizione di Arnolfo, che il papa non riconobbe valida, e nel 995 si ritirò a Saasbach presso il giovane imperatore Ottone III, di cui era precettore. Ha scritto trattati sulle Canne d’Organo (980) sull’Astrolabio, sull’Abaco, introdusse le cifre indoarabe (983, Carme Figurato a Ottone II), sul De Rationali et ratione uti (997 a Ottone III) e il suo Epistolario è il più ricco pervenutoci dal X secolo. Nel 998 il papa Gregorio V lo nominò vescovo di Ravenna, e il 9 aprile 999 nel giorno di Pasqua fu incoronato Papa a Roma “da R in R in R” e prese il nome di Silvestro II. Una leggenda attribuisce a Gerberto, considerato l’uomo più dotto del suo tempo,pure la costruzione di un automa a logica binaria.